In barca a remi dal Portello alla golena San Massimo
PROGRAMMA
Appuntamento alle ore 20.00 al pontile di imbarco del Portello.
Navigazione lungo il “Canale del Piovego”, il principale corso d’acqua della città, a bordo di una "Caorlina", imbarcazione a remi sospinta da esperti vogatori della Scuola Voga Veneta Zonca.
Navigando lungo il Piovego in direzione della Golena di San Massimo costeggiamo le antiche mura veneziane del ‘500. Mentre le antiche mura medievali di Padova erano alte e strette, merlate e intervallate da torri, con l'avvento della artiglieria i sistemi difensivi cambiarono. E così, nel '500, a Padova, per meglio assorbire i colpi dell’artiglieria, le vecchie mura carraresi vennero abbattute e con il materiale recuperato si costruirono le nuove muraglie, più basse, più spesse, rinforzate all’interno con terrapieni, caratterizzate dalla presenza di 19 bastioni, di forma diversa in muratura.
Oggi è possibile ancora vedere l’area di Ognissanti, destinata ad ospitare la grande fortezza del Castelnuovo, il nuovo castello di Padova, con tre torrioni fortificati collocati lungo una cortina rettilinea con direzione nord–sud.
Il sistema difensivo della città prevedeva un bastione centrale quale ultima difesa, qualora i due torrioni laterali fossero stati perduti. Un lungo cunicolo sotterraneo, collegava le tre fortificazioni.
A nord è visibile il Torrione Portello Nuovo o Venier, costruito nel 1518, mentre capitano generale era Angelo Venier.
Poco lontano, si trova il Bastione Gradenigo, costruito nel 1519 mentre era capitano generale Giuliano Gradenigo, è più conosciuto col nome di Castelnuovo perché nel progetto avrebbe dovuto contenere la nuova Cittadella fortificata. Era il bastione più esposto verso oriente e nel XVI secolo costituiva la sola entrata in città da Venezia per via d’acqua, dotato di una porta fluviale, mai entrata in funzione, con soprastante leone marciano, un passaggio d’acqua abbellito da un’edicola con la statua acefala di San Prosdocimo; ai suoi piedi oggi un ampio spazio verde chiamato Golena San Massimo.
Più a sud, rivolto verso Venezia, vediamo il terzo Bastione del Portello Vecchio o “Buovo”.
Davanti ad esso, all’uscita del canale di S. Massimo, un tempo c’era il porto del sale, così chiamato perché punto di scalo delle imbarcazioni provenienti da Chioggia cariche di sale lì caricato.
Il progetto del nuovo castello era però molto costoso e la Repubblica di Venezia lo fermò e non fu mai costruito, anche perché aveva ormai perso ogni rilevanza strategica nella difesa della Serenissima.
In effetti, da allora, sotto la Repubblica di Venezia, Padova visse tre secoli di pace e prosperità.
Arrivati ai Bastioni, l’imbarcazione ripercorre il Piovego fino al vecchio ex Macello dello Jappelli.
Il primo macello pubblico del quale si ha notizia è quello fatto costruire dai Carraresi nel 1398. Esso si trovava oltre il ponte delle Beccherie, cioè delle macellerie.
Nel 1818, il Comune di Padova, a seguito dell'estremo degrado delle vecchie “beccherie” poste nel centro cittadino e adiacenti alla regia Università, affidò all'arch. Giuseppe Jappelli, già progettista del Caffè Pedrocchi, il progetto del “Nuovo macello comunale” più decentrato.
Si scelse di edificare la nuova struttura tra il vecchio canale di Santa Sofia, oggi interrato e attuale via Morgagni, e il Piovego.
Il macello fu inaugurato nel settembre 1822. L’ architetto Giuseppe Jappelli ne fece un'opera d'arte con l'aspetto di un grandioso e maestoso tempio dorico, con un possente colonnato di ingresso. L’interno conteneva una grande sala circolare, sotto la quale si macellavano gli animali e due ampi corridoi laterali a colonne greche.
Con il rapido sviluppo della città, questo locale si rese insufficiente, ed il Municipio fece costruire oltre la via S. Massimo un nuovo macello moderno che venne inaugurato nel 1908.
II vecchio Macello dello Jappelli terminò la sua attività nel 1909, venendo trasformato nel 1910 a Scuola d'arte. Attualmente è sede storica del Liceo Artistico Pietro Selvatico di Padova, una Scuola d'Arte nata 150 anni fa.
Rientro in battello al Portello con termine del tour alle ore 21.00 circa.
Durata del tour: 1 ora
DATE DISPONIBILI
Giovedì 27 giugno - dalle ore 20.00 alle ore 21.00 POSTI ESAURITI
Lunedì 8 luglio - dalle ore 20.00 alle ore 21.00 POSTI ESAURITI
Lunedì 15 luglio - dalle ore 20.00 alle ore 21.00 POSTI ESAURITI
Lunedì 22 luglio - dalle ore 20.00 alle ore 21.00 POSTI ESAURITI
Lunedì 29 luglio - dalle ore 20.00 alle ore 21.00 POSTI ESAURITI
Giovedì 29 agosto - dalle ore 19.30 alle ore 20.30 POSTI ESAURITI
In caso di maltempo la data verrà annullata con inserimento nelle date successive o eventuale riproposizione di nuova data
PREZZO
Diritto di prenotazione: € 5,00 per persona
COSA COMPRENDE
Il prezzo include: diritto di prenotazione, trasporto e commento con illustrazione storico-architettonica dei luoghi e cenni di civiltà della voga.
Imbarco e sbarco al Portello.
INFORMAZIONI UTILI
N. persone prenotabili per una barca: max 8 persone
Non sono ammessi animali a bordo
PRENOTAZIONE E PAGAMENTO
È possibile effettuare la prenotazione online in pochi secondi selezionando la data e il numero di partecipanti. Il pagamento potrà essere effettuato con carta di credito direttamente al termine della prenotazione (non è previsto il pagamento con bonifico bancario).
Per urgenze contattare:
Cell.: 3204889873 (Stefano Lovato)
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